Parola d'ordine:RECENSIRE!!

Parola d'ordine:RECENSIRE!!

martedì 26 novembre 2013

AZIENDA AGRICOLA DI MEO

Sono davvero felice di parlarvi di questa Azienda non solo per la qualità e la delicatezza dei vini che produce, ma anche e soprattutto perchè nasce e svolge la sua attività nel mio paese a Salza Irpina, in provincia di Avellino, esattamente a 550mt sul livello del mare. L'Azienda Agricola Di Meo è condotta dai fratelli Erminia, Generoso e Roberto,   attività avviata dal padre Vittorio e dalla madre Alessandrina, nello splendido casale settecentesco sorto su un casino di caccia dei Caracciolo, Principi di Avellino.
Come non essere orgogliosi di un prodotto che nasce nella mia terra ed è conosciuto ed apprezzato in tutt'Italia e all'estero.
Un'azienda a conduzione familiare che ha valorizzato il nostro territorio e fatto rifiorire l'antico casino di caccia dei Principi Caracciolo, dove davvero è possibile ammirare la bellezza del posto, dove la produzione vitivinicola è senza dubbio dominante sul complesso delle attività dell'azienda agricola Di Meo. I vigneti sono una ricchezza paesaggistica che subito colpisce lo sguardo e grazie ai monti circostanti che li proteggono, consentono un inverno con un clima piuttosto mite.
E' una piccola cantina che però produce un signor vino,  questo il loro segreto: aver mantenuto nel tempo i segreti e l'amore per l'uva che la nostra terra trasmette.Non ci sono sofisticazione nè edulcorazioni, ma solo l'esperienza e l'amore per il proprio lavoro.
Sia la cura dei vigneti che la raccolta delle uve, sono eseguite ancora oggi scrupolosamente a mano. L'uva proviene solo dalle aziende agricole di famiglia dislocate nelle più tipiche aree di produzione Docg, Doc ed Igt della provincia di Avellino. I processi di vinificazione sono effettuati con l'utilizzo delle tecniche enologiche più moderne, lasciando comunque inalterata la tradizionale metodologia produttiva. 
Il progetto di sviluppo dell'azienda Di Meo è fortemente orientato alla salvaguardia degli antichi vitigni autoctoni ed alla valorizzazione di vini simbolo della storia enologica irpina. Un progetto ambizioso, che unisce alla produzione di vini di grande qualità, il recupero di un prezioso patrimonio ampelografico.
Questo il successo della famiglia Di Meo. Dalle antiche viti di Falanghina nasce un vino sublime dal gusto e dalle proprietà uniche, che non ha imitazioni o rivali. I Di Meo hanno portato alla luce antiche viti di cui si erano perse le traccie sul territorio. Una serie di studi e di miscele che hanno portato a realizzare i prodotti che conosciamo quali tra i Bianchi e gli Spumanti ricordiamo il Fiano di Avellino Alessandra, Fiano di Avellino, Greco di Tufo, Falanghina del Sannio, Coda di Volpe della Campania e Colle dei Cerri. Tra i Rossi e i Rosati, Don Genoroso, Taurasi Riserva, Aglianico Campania, Isso e Aglianico Rosato Campania.Tra le grappe potrete spaziare dalla Grappa Fiano di Avellino e Grappa di Taurasi e Greco di Tufo alla Grappa Alessandrina e quella Meet. Ci sono poi le riserve speciali Brandy Don Vittorio, Ratafìa di Nonna Erminia, Crema di Ratafìa al Cioccolato fondente e I Capricci.
Per i più che forse non ci crederanno, in produzione anche il Profumo di Vino per interni, per piccoli ambienti: una fragranza nobile ed esclusiva: il suo profumo intenso, dolce ti coinvolge e cattura i sensi, trasportandoti in un mondo incantato con note di lavanda e arancio, in profondità un frizzante bouquet di fiori bianchi muschiati, per stimolare corpo e mente. La calda e morbida fragranza di uva rossa e pesca scatena una effervescenza olfattiva vellutata e avvolgente che regala armonia ai sensi.
Davvero c'è da spaziare con i fratelli Di Meo e se siete nelle nostre zone non perdetevi l'occasione di andarli a trovare presso la loro cantina! Buon Vino a tutti!






  Di Meo BRUT
L`impegno dei fratelli Di meo nella conduzione dell`azienda di famiglia, è la dimostrazione di come un`educazione comune abbia lasciato intatto il legame con la propria terra, nonostante i tre abbiano seguito percorsi di studio diversi. Oggi infatti, Roberto, enologo, cura la direzione aziendale, mentra Erminia e Generoso seguono il settore commerciale. Sede di tutte le attività è lo splendido casale settecentesco sorto sui resti di un casino di caccia dei Principi Caracciolo.
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L`impegno dei fratelli Di meo nella conduzione dell`azienda di famiglia, è la dimostrazione di come un`educazione comune abbia lasciato intatto il legame con la propria terra, nonostante i tre abbiano seguito percorsi di studio diversi. Oggi infatti, Roberto, enologo, cura la direzione aziendale, mentra Erminia e Generoso seguono il settore commerciale. Sede di tutte le attività è lo splendido casale settecentesco sorto sui resti di un casino di caccia dei Principi Caracciolo.
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L`impegno dei fratelli Di meo nella conduzione dell`azienda di famiglia, è la dimostrazione di come un`educazione comune abbia lasciato intatto il legame con la propria terra, nonostante i tre abbiano seguito percorsi di studio diversi. Oggi infatti, Roberto, enologo, cura la direzione aziendale, mentra Erminia e Generoso seguono il settore commerciale. Sede di tutte le attività è lo splendido casale settecentesco sorto sui resti di un casino di caccia dei Principi Caracciolo.
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ALBA SGRASSATORE MARSIGLIA

Voglio parlarvi di questo prodotto che ho preso dagli scaffali del supermercato solo perchè era il più economico fra quelli presenti, e non lo avevo mai provato. Devo dirvi che è davvero ottimo. Non ha niente da temere con i prodotti di altre aziende. Io utilizzo Alba Sgrassatore Marsiglia un pò per tutto in casa, ma soprattutto per il piano cottura ed il lavello: vi assicuro che con pochi spruzzi scioglie le macchie più insistenti e l'acciaio rimane brillante e non con i fastidiosi aloni. La profumazione classica marsiglia è gradevole e non pesantemente persistente e occorre davvero poco prodotto .Già economico rispetto agli altri, promette anche un risparmio nel suo utilizzo. E' ideale per le pulizie più difficili e faticose, come cappe, piani di lavoro, termosifoni, tapparelle...insomma dove lo sporco si annida con più insistenza.
E' un prodotto distribuito dalla De Simone S.r.l. di Caserta.Vi invito a provarlo perchè davvero 


merita attenzione.
E' un  nome storico dell'industria chimica dalla Campania.
La storia comincia agli inizi del 20° secolo quando il Sig. De Simone produceva e vendeva il sapone in pezzi. Era un sapone naturale la cui ricetta è ancor'oggi utilizzata nei moderni stabilimenti Alba per la produzione del Sapone ecologico.
È una storia italiana fatta di passione e volontà, tramandate di padre in figlio.
Nel 1975 la De Simone apre gli stabilimenti di Arzano. È un grande passo avanti. Nascono nuovi prodotti come gli ammorbidenti e il sapone per i piatti.
La crescita è importante e Alfredo De Simone, titolare dela ditta, fa il grande passo nel 2004 spostando la sede e la produzione nei nuovi stabilimenti della zona industriale di San Marco Evangelista in provincia di Caserta.
La De Simone e il marchio Alba sono oggi realtà consolidate e importanti nel panorama del'imprenditoria campana e i prodotti Alba sono presenti in tutti i punti vendita della regione.
Per vedere tutta la loro gamma di prodotti potete collegarvi al loro sito http://www.albadetergenti.it/


giovedì 21 novembre 2013

VOTIAMO QUESTA BELLA TORTA???

Vi chiedo di votare la ricetta di questa ragazza Marilena, davvero brava tra i fornelli e in pasticceria.Attraverso Facebook e al concorso #Pane&Angeli può partecipare per la ricetta più dolce da premiare! Andate su link e votatela!!!Grazie a tutti coloro che lo faranno!!
VAI MARILENA!!!



mercoledì 20 novembre 2013

TORTA ALLO YOGURT (Senza dosi)

Per questa ricetta ci basterà come dosatore il vasetto dello yogurt.

Ingredienti:
3 vasetti di farina,
1 vasetto di zucchero,
1 vasetto di olio di semi,
1 yogurt,
il succo di un limone,
una bustina di lievito,
2 uova
(si puo poi aggiungere altri ingredienti per farcire a piacere)

Procedimento:

Mettere tutti gli ingredienti in un contenitore ed amalgamare in maniera omogenea.Inburrate una terrina e versate il composto.A forno ventilato per 20 minuti a 180 gradi.Controllare la cottura con uno stuzzicadente,se bagnato proseguire fino a che non risulta asciutto.
La torta può essere arricchita con marmellata,nutella,nocciole tritate,mandorle tritate...insomma come più piace.E' semplice e rapida da realizzare.In Mezz'ora la torta è pronta.

martedì 19 novembre 2013

LA PAURA DEL BUIO

Come possiamo affrontarla? E quali sono gli errori da evitare?
Ecco cosa ci suggerisce la psicologa +francesca santarelli :
“Arriva il momento di andare a nanna. Finalmente dopo una giornata trascorsa tra giochi e capricci il nostro bambino è nel suo lettino, ma è spaventato dall’idea di rimanere al buio.
Se proviamo a spegnergli la luce, protesta, urla, piange chiedendoci di lasciarla accesa.
Una situazione comune a molte mamme e a molti papà che si trovano ad affrontare la paura del buio dei loro piccoli e che spesso hanno dubbi e timori su come gestirla.
Quella del buio è una paura che si manifesta generalmente tra i 2 e i 6 anni di età. Fa parte del normale processo di crescita del bambino. Mentre il neonato non ha paura dell’oscurità perché è abituato a stare al buio nel ventre della mamma, a quest’età, invece, il bambino inizia a fare le prime esperienze di percezione di sé. Si accorge di avere una certa vulnerabilità. Sente la paura di essere abbandonato. Avverte il timore di perdere dei riferimenti. Inizia a percepire la sua debolezza. La paura del buio diventa così un grande contenitore nel quale far confluire tutti i suoi timori. La paura del buio, così come le altre paure, ha infatti anche una sua funzione. Per esempio se il bambino è arrabbiato con i genitori come capita spesso a quest’età, per lui la paura del buio rappresenta un contenitore nel quale riverserà la sua rabbia e l’aggressività.
A volte l’intensità della paura può aumentare in presenza di tensioni familiari, in presenza ad esempio di una madre troppo ansiosa o soffocante, in quanto il piccolo si sente meno pronto ad affrontare nuove situazioni.
Ecco qualche consiglio da seguire e gli errori da evitare per rendere il momento della nanna più sereno per tutti:

Gli errori da evitare

Non cercare di gestire velocemente la sua paura. Spesso noi adulti quando sentiamo che il nostro bambino ha paura, cerchiamo subito una soluzione. Un errore nel quale incorrono molte mamme e molti papà. Liquidare subito la paura cosi come fare subito qualcosa, non significa aiutarlo a superarla. Nella paura bisogna starci in modo empatico. Dobbiamo insegnare ai nostri figli a gestire gli stati interni. È molto importante insegnare fin da piccoli che le emozioni non sono una tavola piatta, ma sono come il mare. A volte ci sono onde leggere altre volte forti. Ma l’importante è saper navigare nel nostro mare emotivo.
Non obbligarlo a stare al buio: obbligarlo a stare con la luce spenta, non lo aiuta affatto a vivere la sua paura. Acquista insieme a lui magari una piccola lampada a forma di animaletto che illumini la sua cameretta da tenere accesa durante la notte. Di certo renderà la sua nanna più serena.
Non ridicolizzare il suo timore. Dinanzi alla sua paura del buio, bisogna evitare frasi del tipo “ dai, che sei grande e grosso e non devi avere paura”. Frasi di questo tipo ridicolizzano l’emozione che prova e non lo aiutano a superare i timori che vive.
Non ricattarlo: le frasi del tipo “se non hai paura del buio, ti premio” sono da evitare in quanto mettono il nostro bambino in una situazione difficile. Premiarlo affinché non abbia timore è sbagliato, mentre è giusto premiarlo solo nel momento in cui riesce a superare la paura.
Cosa fare
• Empatizza con la sua paura: nelle interazioni che l’adulto ha con un bambino che ha paura del buio, dovrebbe sempre empatizzare, sintonizzarsi con essa. È importante stare in modo empatico sulla paura attraverso la condivisione emotiva. Piuttosto che dire frasi del tipo “ma guarda non c’è nessun mostro!”, “ dai sei grande”, è bene dire frasi del tipo “lo vedo che hai tanto paura”, “ mamma mia, certo che è proprio brutto questo mostro”. Questa è la chiave principale per affrontare la paura dei bambini
• Racconta le tue esperienze. Per il nostro piccolo è importante avere degli esempi capaci di comunicargli che ciò che sente è quello che un tempo anche i suoi genitori o gli altri adulti di riferimento hanno sentito in passato. Nel nostro narrare, nelle nostre storie e nelle esperienze il bambino avverte, si rispecchia e si consola.
• Esorcizza la paura attraverso le favole e i giochi. Per aiutarlo a superare la paura che il buio gli provoca, provate a raccontargli un favola prima che si addormenti oppure a condividere insieme a lui dei giochi che lo aiutino a tirar fuori l’emozione che prova. Ad esempio, spingetelo a disegnare e a rappresentare su un foglio di carta che cosa gli fa paura, tagliate poi il foglio in tanti pezzi e bruciatelo insieme a lui in un vaso.
• Ricorrere a un esperto solo se… Se la paura perdura, se si nota che il bambino è pauroso in più situazioni e solo dopo aver cercato senza alcun risultato di modificare i comportamenti. Solo in questi casi è necessario consultare uno esperto. A volte basta anche un solo incontro con uno specialista e il bambino si sente rassicurato. Ciò non vuol dire portare il bambino in terapia, ma andare da un esperto che sia capace di interpretare quello che il piccolo sta provando a dirci attraverso la sua paura. Ricordiamo sempre che la paura del buio fa parte di un normale percorso di crescita e come tale va affrontato e condiviso insieme a mamma e papà.”
Tratto da http://vivalamamma.tgcom24.it

Un regalo,un premio una festa

Ecco un simpatico invito-gioco in cui sono stata coinvolta e dato che +Farfy Farfuglia  è stata la prima a seguirmi davvero mi fa piacere essere stata scelta da lei e cosi partecipo volentieri.

 Le regole:
  1. Ringraziare il blog che ti ha nominato e assegnato il premio; 
  2. Rispondere alle 11 domande richieste dal blog(ger) che ti ha nominato; 
  3. Scrivere 11 cose che parlano di te; 
  4. Premiare a tua volta 11 blog con meno di 200 followers; 
  5. Formulare le tue 11 domande per il/la blogger che nominerai; 
  6. Informare i/le blogger del premio assegnato.
Le mie risposte alle 11 domande:
  1. Qual'è il tuo libro preferito, quello che rileggeresti all'infinito? I pilastri della terra k.Follet
  2. Qual'è l'aforisma o la frase che più ti piace e rappresenta quello che pensi? La vita è una ruota...gira.
  3. Qual'è il tuo film preferito, quello che ha un po' cambiato la tua vita?Il profumo del mosto selvatico 
  4. Qual'è stato il tuo primo post? Questo http://www.mammanonper.blogspot.it/2013_10_01_archive.html
  5. Qual'è la tua città preferita nel mondo, quella dove vorresti vivere? Parigi
  6. Qual'è il tuo sogno più importante da realizzare? Avere un altro bimbo. Utimamente mi sento di essere pronta per un secondo genito! :)Vedere realizzati quelli di mio figlio
  7. Qual'è il viaggio che sogni di fare e ancora non hai fatto? Il giro del mondo in 80 giorni
  8. Qual'è stato il tuo primo animale e come si chiamava? Wisky il pulcino
  9. Qual'è la tentazione alla quale proprio non sai resistere?La nutella!!
  10. Qual'è la cosa che proprio non sopporti?la maleducazione a tavola
  11. Qual'è la cosa che più ti rilassa? Musica,bagno caldo e luce soffusa...un massaggino non guasta
 Le 11 cose che parlano di me:
  1. Ho sonno, perenne. Sono una dormigliona fantastica! (mentre si dorme si pensa, lo sapete? LINK QUI) e questa la condivido con +Farfy Farfuglia !!!
  2. Sono Magra...tutti mi dicono ma sei magrissima...invidia...invidia...
  3. Ho un bellissimo bimbo...
  4. Adoro leggere
  5. Amo la nutella. 
  6. Odio la palestra
  7. Ascolto musica solo in macchina o ad eventi musicali. In casa mai. 
  8. Mi piace il silenzio. Mi soddisfa.
  9. Mi piace l'ordine
  10. Faccio tutta la pasta a mano
  11. Parlo sempre
 Gli 11 blog che voglio premiare: (e che spero non mi odieranno!)
  1. Peppa Rapa - Palato appagato
  2. Manuela - Follettina del feltro
  3. Sofia - Nel salotto di Sofia
  4. Fabiana - il Fabipasticcio
  5. Francesca - Mamma non per caso
  6. Rita - Serendipity, ogni sogno è magia..
  7. Martina - Folli passioni
  8. Marica - Home made ideas
  9. Na' - Il sentiero della fantasia di Na'
  10. Serena - Io imparo con la felicita.blogspot.it
  11.  http://farfuglia.blogspot.it/

Le mie 11 risposte per i blog che mi ha premiato:
  1. Qual'è il tuo capo preferito?leggins
  2. Cosa pensi la mattina appena sveglia?non mi voglio alzare
  3. Il primo aggettivo che ti viene in mente pensando alla persona che ami (può essere la mamma, un figlio/a, il compagno/a, un nonno/a..)?paziente
  4.  Quale colore non indossi mai?arancione
  5. Il tuo fiore preferito?tulipano
  6. Sei mai stata in campeggio?no
  7. Quando arrivi nel posto dove trascorri le vacanze, che fai per prima cosa? guardo i bagni
  8. Il tuo disastro culinario peggiore?il budino
  9. Ti prendi cura dei tuoi piedi in modo particolare?no
  10. Che rapporto hai coi tuoi armadi?cosa sono gli armadi?
  11. Ti piace la pioggia? Perché?no mi b

martedì 12 novembre 2013

E chi lo ha detto che la pioggia non fa moda!!!Havaianas a tutta birra!!!

Da quando sono diventata mamma il tempo per me è sempre meno e quando si corre si pensa più alla comodità.Ma questo non vuol dire non essere alla moda.Io adotto un look comodo ma curato e una cosa che adoro tantissimo solo gli stivali antipioggia e la cosa che più mi piace è indossarli d' inverno nelle giornate di sole, perchè sono belle.comode e di moda. E le ultime che ho visto sono sul sito di +Havaianas ...sono stupende.Si avete capito bene...non solo infradito estivi...ma ci accompagnerà questo importante brand anche per l'inverno.
Il primo paio di Havaianas è nato nel 1962. L'ispirazione viene dalle Zori, le tipiche infradito Giapponesi di stoffa nera con la suola di canna della pianta del riso. In omaggio alle origini giapponesi, tutte le Havaianas riproducono la graa di riso sulla suola tale da renderle uniche.
Dopo solo pochi anni dalla sua nascita c'erano giá tentativi di imitare le originali Havaianas. In Brasile lanciarono una campagna con un famoso attore brasiliano, Chico Anysio. Havaianas Legitimas... non perdono la forma, non fanno cattivo odore e le tiras non si allargano mai. Ogni brasiliano ricorda quello slogan che ha contribuito a rendere Havaianas unica, originale e, come dicono in Brasile, Legitimas!
Personaggi famosi da tutto il brasile, dallo sport, alla moda, allo spettacolo diventano testimonials dello spot televisivo. Ma non c'è bisogno di organizzare le riprese: la telecamera irrompe nelle loro case e rimprende i loro piedi. Tutti le indossano: Malu Mader, Bebeto, Hortência e Luana Piovani, e tanti altri. Sulle riviste, un esplosione di colori scalda il cuore degli appassionati.confondibili dalle innumerevoli imitazioni.
Dalla fine degli anni '80 Havaianas non ha mai smesso di creare nuovi modelli, stampe, colori... anche per quelli che hanno appena imparato a camminare... come le Havaianas Baby!
Per celebrare la Coppa del Mondo di calcio in Francia, Havaianas crea un nuovo modello che riprende i colori della squadra verde oro con una piccola bandierina brasiliana sulle tiras. Questo modello diventa subito un oggetto del desiderio sia in Brasile che all'estero e rende orgogliosi tutti i brasiliani: la Coppa del '98 non è nostra, ma le Havaianas Brasil sono nostre per sempre.
Le Havaianas si trovano alle Hawaii, in Australia, in Francia... ed è solo l'inizio. Non c'è turista che visiti il Brasile senza portarne a casa un paio. Le infradito brasiliane cominciano ad apparire sulle principali riviste di moda e nelle vetrine più chic del pianeta. La crescita è inarrestabile... sono più di 60 i paesei del mondo dove si possono acquistare le Havaianas.Nel 2004 nasce la collaborazione con il gioiellere H.Stern per la creazione di un modello speciale in serie molto limitata: oro a 18 carati incastonato di diamanti. Le infradito più famose del mondo diventano un gioiello.
Havaianas disegna modelli esclusivi per i candidati all'Oscar del cinema.
Nel 2006 Havaianas Slim viene create per meglio incontrare i gusti del pubblico femminile. Più sottile, delicata, sinuosa.Arriva successivamente in Europa e ci conquista!Sono davvero belle e ora su http://it.havaianas.com/it-IT/home/ potete trovare tutti i modelli e i nuovi stivali antipioggia.Sono sensazionali. Da indossare sempre. La pioggia è solo una scusa.


lunedì 11 novembre 2013

Bambini e Diabete

Tanta sete, tanta pipì, tanta stanchezza: riconoscere questi primi sintomi del diabete di tipo 1, che colpisce prevalentemente bambini e adolescenti, può aiutarci ad agire tempestivamente o a dare il consiglio giusto a un genitore che ci racconta una preoccupazione per la salute del figlio.
Quando un bambino si ammala di diabete, le persone coinvolte sono tantissime. Al centro c’è lui, intorno i genitori, i fratelli e le sorelle, poi i nonni e gli altri famigliari, gli amici (dei grandi e dei piccoli), i compagni di classe e di sport, la scuola, i medici, gli infermieri, i dietisti, gli psicologi: un’intera comunità è chiamata a capire, accompagnare e creare le condizioni affinché il piccolo malato possa tornare a  di condurre una vita normale. Quindi, anche se nostro figlio è in piena salute, il fatto ci riguarda e dobbiamo essere preparati. Lo sapevate, per esempio, che i bimbi diabetici possono mangiare tutto, purché nelle giuste quantità? E che il diabete si cura soprattutto con un corretto stile di vita, cioè mangiando meno zuccheri e farina bianca e facendo sport? Non è forse la dieta ideale per tutti?
Sono tanti i pregiudizi che circolano ancora su questa malattia: se volete saperne di più, trovate molte informazioni nel sito dell’AAGD, l’associazione creata dalle famiglie dei bambini diabetici, che in Lombardia sono circa tremila.
Proprio in questi giorni, in occasione della Giornata Mondiale del Diabete (che si celebra il 14 novembre, anche se molti eventi si sono già tenuti il 9 e il 10) è stato presentato Lino, un
morbidissimo orsetto che aiuta ad affrontare con più coraggio le prime settimane di malattia, quando ci si sente confusi e spaventati e quando bisogna imparare a farsi le punture da sé (allenandosi prima su Lino, nei punti dove il pelo è colorato).
Il progetto Lino e il diabete è promosso da AGD Italia, il coordinamento tra le associazioni nazionali di volontariato che si occupano di diabete infantile (AAGD Lombardia fa parte di questo coordinamento nazionale). L'orsacchiotto (prodotto da Trudi) verrà distribuito dalle singole associazioni in ospedale all'esordio della malattia e, da fine mese, è anche acquistabile presso i Toy's center. Il ricavato verrà donato ad AGD Italia.

L’orsetto Lino, è anche una bella storia da leggere, un libro emozionante e a lieto fine, che parla di ciò che si prova quando si è malati e spiega l’importanza, in questi momenti, di gesti d’affetto come le visite e le lettere dei compagni e degli insegnanti. Vale la pena di leggerlo in classe, perché aiuta a riflettere sui concetti di “salute” e “malattia” e permette di capire se tante malattie, se gestite nel modo corretto, sono soltanto una “condizione”, che non impedisce di giocare, studiare, fare sport e divertirsi. 
Per sapere dove trovarlo, potete contattare l’AAGD (Associazione Aiuto Giovani Diabetici). Io regalerò la mia copia a una biblioteca milanese, in modo che tutti possano dare un’occhiata, liberi dalla paura.

 http://www.milanoperibambini.it/rubriche/bambini-in-cucina/2170-nei-bambini-il-diabete-si-presenta-cosi-meglio-saperlo
Tratto da 

giovedì 7 novembre 2013

Capelli sempre in ordine in poche mosse!

Enrico Mariotti, Hair Stylist, ci svelerà 3 sistemi davvero ingegnosi per ottenere diversi look mossi dal sito www.desiderimagazine.it



Chi ha i capelli lisci, ha sognato almeno per una volta di averli ricci (e viceversa…), si sa. Quando sentite la voglia di stravolgere il vostro look di sempre, senza la necessità di ricorrere al parrucchiere di fiducia, esistono dei trucchi casalinghi davvero sorprendenti per avere una chioma tutta ricci senza capricci.


Ricci perfetti

Cosa serve
•    20 – 25 fogli di carta stagnola (10x10 cm circa ognuno);
•    Piastra per capelli;
•    Lacca per capelli;
•    20 -25 mollette per capelli;
•    1 fermacapelli.

Stato capelli: asciutti.
Tipologia capelli: tutti.

Procedimento
•    Per prima cosa, prendete la parte superiore dei capelli e fissatela con un fermacapelli, per lavorare le lunghezze inferiori.
•    Prendete la prima ciocca, pettinatela con cura e spruzzate un velo di lacca.
•    Ora avvolgetela intorno alle dita per arrotolare i capelli su loro stessi, ricoprite la ciocca con il foglio di stagnola. Stringetela bene in modo che non cada.
•    Ripetete l’operazione per tutte le lunghezze inferiori.Più le ciocche saranno grandi più il boccolo sarà morbido. Più le ciocche saranno sottili, più il boccolo sarà definito.
•    A questo punto scaldate ciascuna stagnola con la piastra per qualche secondo.
•    Procedete allo stesso modo sul resto della chioma, impacchettando e fissando con la piastra, lasciate i capelli in posa per circa 15-20 minuti.
•    Procedete togliendo la stagnola da ogni ciocca, liberate le onde con le mani e avrete ottenuto dei ricci perfetti e definiti.


Ricci selvaggi

Cosa vi serve
•    Schiuma per capelli tenuta extra-forte;
•    Phon
•    Forcine per capelli

Stato capelli: umidi
Tipologia capelli: lisci e sottili.

Procedimento
•    Mettete la schiuma per capelli ricci in una mano e frizionate i capelli.
•    Prendete una ciocca e iniziate a girarla su stessa per tutta la lunghezza, poi avvolgetela a cerchio dalle punte alle radici.
•    Fissate la ciocca sulla testa con l’aiuto di alcune forcine.
•    Ora, potete asciugare i capelli con il phon.
•    Se volete che i ricci durino a lungo, lasciate i capelli in posa per una notte.
•    Togliete poi le forcine, sciogliete le ciocche e avrete i vostri ricci selvaggi.


Onde setose

Cosa vi serve
•    1 elastico morbido;
•    1 calzino che non utilizzate più;
•    1 forbice;
•    2-3 mollette per capelli.

Stato capelli: asciutti.
Tipologia capelli: tutti.

Procedimento
•    L’ideale è usare un calzino tipo “fantasmino”. Con una forbice tagliate la punta, in modo da avere le due estremità aperte. Arrotolatelo su se stesso e mettetelo da parte.
•    A questo punto, spazzolate i nostri capelli e fate una coda alta, fermandola con un elastico morbido che non pieghi eccessivamente i capelli.
•    Prendete il calzino e inserite la coda nel buco.
•    Fate attenzione a bloccare le punte nella piega del calzino.
•    Con delicatezza continuate a girare il calzino per avvolgere la coda, come per formare uno chignon.
•    Una volta arrotolato tutto, fissate lo chignon alla base con delle mollette per capelli.
•    Andate a dormire con quest’acconciatura: al risveglio, sciogliendo i capelli, li ritroverete morbidamente ondulati sulle punte. Per conservare più a lungo la piega, fissateli con un velo di lacca.

martedì 5 novembre 2013

A tutta frutta!

Campagna al consumo di frutta nelle scuole.
Consultate questa pagina.
http://www.fruttanellescuole.gov.it/content/il-programma

lunedì 4 novembre 2013

Vaccinare si o no?

Un giudizio equilibrato sulle vaccinazioni pediatriche di Roberto Gava

Vi riporto questo articolo molto interessante. Ciascuno trae le proprie conclusioni .Il mio non vuole essere un incentivo a non vaccinarsi, nè a vaccinarsi. Ma dico informiamoci meglio e chiediamo più informazioni al riguardo. In questi ultimi anni, nel nostro Paese abbiamo assistito ad una grande ribellione verso l’obbligo delle vaccinazioni infantili, un rifiuto che lentamente ha dato origine ad un vero e proprio Movimento partito dalla base e che è andato ingrossandosi pian piano.
A questo Movimento appartengono quasi sempre persone che sono state mosse da forti, e spesso anche tragiche, esperienze personali o da un carattere libero e insofferente nei riguardi dei condizionamenti, subdoli ma sempre presenti, delle ideologie dominanti le quali, come la storia dell’uomo da sempre insegna, in alcuni casi sono addirittura controllate da persone che si servono della propria posizione, intelligenza e conoscenze scientifiche per giustificare quelle scelte che permettono loro vari tipi di speculazioni.
Il Movimento contro le vaccinazioni obbligatorie, invece, come abbiamo detto, è partito dalla base, ma proprio per questo, basandosi più sul buon senso che su solide motivazioni scientifiche, ha prestato il fianco a facili critiche e non è stato a lungo considerato.
Comunque, pur mancando all’inizio di dati sperimentali e/o epidemiologici, il ragionamento da cui partiva era appoggiato sull’evidenza inoppugnabile che, se i vaccini in qualche bambino causano dei danni irreparabili o addirittura la morte, dato che la Natura non procede né per salti né per casualità e ben raramente vige la regola del tutto o nulla, è sensato ritenere che ci sia una gradualità di danno e che i vaccini danneggino anche coloro che apparentemente non hanno esplicitato lesioni.
Per l’uomo di buon senso tutto questo acquista valore sufficiente indipendentemente dall’esistenza o meno di una suffragante documentazione scientifica. La prova statistica, eventualmente, può essere una pur sempre gradita convalida, utile ma non necessaria.
La Scienza Moderna, invece, sembrerebbe considerare accettabile solo ciò che è dimostrabile scientificamente e per raggiungere una tale dimostrazione di presunta verità vengono richieste delle prove che, in taluni casi, giungono pure a sfiorare l’assurdo e si può arrivare così anche all’assurdo opposto in cui un uso sconsiderato dei dati scientifici permette di giustificare o di accettare come vere delle conclusioni che sono totalmente prive di buon senso.
Infatti, si dice che nella letteratura scientifica medica si può trovare tutto e l’opposto di tutto e che, se ben utilizzati (qui intendo ‘manipolati’), si possono trovare o produrre dati sperimentali per dimostrare qualsiasi cosa.
Tutto ciò conferma quello che i Saggi del passato hanno sempre detto e cioè che l’uso della sola razionalità danneggia l’uomo e lo può portare a confondere il vero col falso e a giustificare anche la peggiore irrazionalità nel nome della sua razionalità (si pensi a qualsiasi totalitarismo).
Ne consegue che non possiamo dar fiducia alla nostra ragione, se questa non è avvalorata anche da un saggio Buon Senso.
Ed è proprio questo saggio buon senso che ci fa pensare che forse nei Paesi industrializzati, che hanno un minor rischio per certe infezioni, a lungo termine i vaccini pediatrici, specie se eseguiti troppo precocemente e proprio per il loro effetto alterante il normale sviluppo e maturazione del sistema immunitario, possano causare più danni che benefici.
Oggi, però, questo sospetto pare non sia solo giustificato dal suddetto ‘saggio buon senso’, dato che sta acquistando sempre più credito anche per i numerosi studi clinici e le innumerevoli segnalazioni isolate di danni da vaccini che hanno ormai acceso il dibattito su questo argomento al punto che la disputa tra il gruppo a favore delle vaccinazioni e il gruppo contro sta diventando “infuocata”.
Infatti, da una parte ci sono i genitori che subiscono spesso situazioni di pressione psicologica affinché diano il consenso per la somministrazione ai loro figli di un numero sempre maggiore di vaccini e dall’altra c’è lo stato d’allarme in netta crescita per i danni lievi o gravi, prossimi o lontani, correlati a questo tipo di trattamento.
Anch’io ho dovuto affrontare il problema per i miei figli e, dopo un’iniziale accettazione quasi acritica e incondizionata, perché credevo che gli Uffici di Igiene e Sanità Pubblica competenti avessero già sufficientemente valutato cosa fosse meglio per i nostri piccoli, mi resi conto che, forse, la scelta di vaccinare dei neonati, totalmente privi di un maturo apparato immunitario difensivo, non era la scelta più corretta.
Contemporaneamente, capii pure che il mio bagaglio culturale in questo campo specifico era ingiustificatamente scarso e per la maggior parte derivato (come quello della maggioranza dei medici), oltre che dagli ormai lontani studi universitari, prevalentemente dalle informazioni fornite dal materiale bibliografico messo a disposizione dalle Ditte Farmaceutiche e, quindi, … necessariamente di parte.
Dopo un attento studio della materia, mi sono accorto che le considerazioni che forse avrebbero potuto essere giustificate in passato non erano più accettabili al giorno d’oggi, dato che le attuali condizioni di vita (alimentari, ambientali, sociali, economiche, culturali, ecc.) hanno profondamente modificato il rischio non solo di contrarre certe patologie infettive, ma anche di subire le loro complicazioni.
Oltre a ciò, resta indubbio che è completamente diverso vaccinare un bambino che vive in una società in cui c’è un’elevata incidenza di ammalarsi di una specifica malattia, rispetto ad uno che vive in un ambiente a bassa morbilità per la stessa.
Pertanto, quello che una volta era un rapporto rischio/beneficio molto basso e quindi più a favore della pratica vaccinale, oggi è andato lentamente crescendo verso valori sempre più alti, con il risultato che alcune vaccinazioni sembrano oggi inutili e per altre è diventato molto più pericoloso vaccinare che restare non vaccinati.
Per tali motivi, credo sia quanto mai doveroso che ogni medico si ponga il quesito se l’approccio vaccinale attualmente in uso nel nostro Paese sia corretto o se non sia ora più saggio pensare di potenziare anzitutto e soprattutto l’immunità aspecifica, invece di limitarsi a promuovere tout court quella specifica.
In conclusione, quello che vorrei rimanesse nel cuore del Lettore è che i vaccini vengono proposti per istruire l’organismo del ricevente affinché sia in grado di non ammalarsi di una certa patologia, ma questo obiettivo viene pagato a caro prezzo perché il sistema immunitario, anche se in genere e per un po’ di tempo (ma di solito non per sempre) è più responsivo verso la patologia a cui è stato immunizzato, risulta gravemente indebolito su molti altri fronti, con un elevato rischio di sviluppare negli anni futuri (i danni più gravi non si evidenziano nel breve termine) patologie molto importanti. Per contro, abbiamo dati sufficienti per ritenere che le infezioni pediatriche siano molto utili per un’adeguata maturazione del sistema immunitario dato che quest’ultimo, dopo averle superate, resta più equilibrato e più rafforzato, sia in generale che verso l’infezione specifica nei confronti della quale di solito può restare un’immunità per tutta la vita.
Compito della Medicina è aiutare il bambino affinché cresca sano e forte e immunologicamente capace di affrontare non solo una decina di patologie infettive, ma TUTTE: sia quelle che oggi conosciamo, sia quelle che si svilupperanno in futuro. E questo va fatto senza mettere una ‘toppa’ momentanea da una parte aprendo contemporaneamente più di un ‘buco’ in altre parti. Ciò si consegue insegnando ai genitori una corretta igiene di vita, usando medicamenti non farmacologici o, eventualmente, ricorrendo a quelli chimici in selezionate e particolari condizioni. Anche i vaccini, quindi, possono essere utili, ma non vanno certamente imposti a tutti e meno ancora vanno eseguiti in così elevato numero in età precoci come oggi facciamo. Lo ripeto: in una Medica Moderna ogni trattamento deve essere personalizzato!
La vera rivoluzione in ambito sanitario
non è cambiare il gruppo dirigente, ma istruire la base
(tratta parzialmente dall’introduzione al libro: Gava R. Le Vaccinazioni Pediatriche. Revisione delle conoscenze scientifiche. Edizioni Salus Infirmorum, Padova, 3a ed., 2010)

venerdì 1 novembre 2013

Campioni e non solo

In un periodo come questo, dove la crisi tocca ogni settore, ci si ingegna un pò per capire come risparmiare. In realtà per gioco, ho cominciato a navigare e scoprire il mondo degli omaggi. Inizialmente era il solo partecipare a contest che davano la possibilità di richiedere campioni messi a disposizioni dalle aziende, poi il raggio d'azione si è allargato ai buoni sconto,alla possibilità di conoscere siti per testare prodotti, alla possibilità di ricevere prodotti di un certo valore senza spendere un soldo.
Uno dei siti che ritengo abbia un valore importante in questo settore è www.dimmicosacerchi.it presente anche su Facebook con la pagina che ha lo stesso nome del sito. Mette a disposizione dei suoi utenti preziosi consigli. Non potere non iscrivervi, è gratuito naturalmente, e seguite le opportunità che offre.
Davvero rimarrete stupiti di ciò che potrete portare a casa...e di quanto potrete risparmiare. www.dimmicosacerchi.it una volta iscritti non lo si molla più!!!